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Eugenio Toteda (Movimento NOI): con Vena Sindaco per la rigenerazione di Mendicino

Eugenio Toteda - Raffaele Vena
Eugenio Toteda - Raffaele Vena

Dopo sole 24 ore dalla diramazione del comunicato agli organi della stampa con il quale il delegato del Movimento NOI di Mendicino dott. Eugenio Toteda ha reso ufficiale la sua candidatura a sostegno del prof. Raffaele Vena Sindaco (IDM), il giovane e promettente candidato dei cattolici, torna a comunicare con i suoi concittadini.

Inizialmente – afferma il dott. Toteda – non pensavamo ad una candidatura ma solo a radicare a Mendicino i valori sturziani insiti nel Movimento NOI che, se pur giovane, ha dimostrato di essere coerente quando di parla di legalità e trasparenza nella Pubblica Amministrazione e molto competente quando si tratta di cercare fondi per risollevare le sorti di una Città. Un dettaglio non da poco come prospettiva per chi, come me, proviene da una famiglia che in politica, ha una tradizione da rispettare.

Movimento NOI
Movimento NOI Mendicino – Eugenio Toteda

Ho molto apprezzato lo stile inclusivo del Movimento cattolico NOI quando in occasione della mia recente presentazione, ha deciso di dare la parola a tutti i candidati per avere una prima impressione di quali fossero i punti del programma più interessanti. Da mesi parliamo di punti che riteniamo fondamentali in un programma sostenibile, che significa finanziabile, e lungimirante che siamo oggi felici di condividere e portare a contributo del più ampio programma che con il prof. Raffaele Vena Sindaco di Mendicino, avremo il piacere condividere con grande spirito collaborativo. Ad esempio, della necessità di istituire al più presto l’AFT – Aggregazione Funzionale Territoriale, un servizio sanitario indispensabile, se vogliamo davvero bene ai cittadini. Ne parlai più volte e la prima anche in presenza del Portavoce Nazionale Fabio Gallo in visita a Mendicino.

Sono certissimo che il prof. Raffaele Vena, da Sindaco di Mendicino, potrà dare alla nostra comunità ciò che manca per conferirle la centralità sempre attesa ed il rispetto di ogni singolo cittadino, nessuno escluso.

La mia decisione di sostenere in maniera convinta il prof. Raffaele Vena Sindaco di Mendicino proviene sia da una longeva conoscenza personale che si estende alla mia famiglia, ma anche dal comune sentire di tanti concittadini che intimamente vorrebbero altro dalla politica, dal tenere seriamente presente i bisogni di tanti cittadini, ad un’attenzione speciale al futuro dei giovani e della famiglia, custode dei nostri anziani e dei valori cristiani, vera colonna portante della nostra società sulla quale, troppo spesso, si abbatte tutto il malessere della politica quando la priva dei servizi essenziali.

Fabio Gallo: il Movimento NOI con la preside Mariarosaria Russo, candidata sindaco di Gioia Tauro.

A dare notizia che il Movimento civico NOI sarà al fianco della Preside Mariarosaria Russo candidata a Sindaco della Città di Gioia Tauro, è il Portavoce Nazionale dello stesso Movimento Fabio Gallo. “Conosciamo personalmente la preside, Donna di straordinarie capacità manageriali – afferma Fabio Gallo, che l’ha insignita della “Carta della Pace per la tutela dei Diritti Umani e dell’Ambiente” di cui è fondatore. Questo – continua Fabio Gallo è il tempo delle Donne coraggiose come Mariarosaria Russo e, il Movimento NOI, impegna la lettera “D” dell’alfabeto con il termine “Digitalizzazione” del Patrimonio Culturale e Librario ai fini della sua valorizzazione e tutela da calamità naturali ma anche dell’incivilimento digitale di migliaia di giovani che potranno apprezzare questo mondo per lo sviluppo di nuove economie e lavoro. Allo stesso tempo – dichiara ancora Fabio Gallo – con Mariarosaria Russo la lettera “P” sarà in buone mani poiché si parlerà di Politica con la “P” maiuscola, intesa seriamente come servizio civico per tutti, nessuno escluso. Presto – conclude Fabio Gallo – incontreremo la Preside Mariarosaria Russo con una folta delegazione degli amici del Movimento NOI di Gioia Tauro”.

Fabio Gallo Presidente del Movimento politico NOI
Fabio Gallo Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI

Mariarosaria Russo candidata Sindaco di Gioia Tauro presenta il suo “Alfabeto Elettorale”

Costruire la Gioia Tauro del domani, smart e sostenibile, ripartendo dall’ “abc”… non poteva che iniziare dalle basi il modello di città immaginato da una persona che ha interamente dedicato la propria vita professionale al mondo della scuola. E, così, in una serata densa di aspettative, la preside Mariarosaria Russo, candidata a sindaco della coalizione civica “La Ginestra”, che raccoglie al suo interno diverse anime del mondo della cultura, dell’associazionismo e delle professioni, ha presentato i punti salienti del suo programma elettorale avviando il discorso con un’idea tanto semplice quanto efficace: per l’appunto, un vero e proprio alfabeto, dalla “a” alla “z”, chiedendo ai suoi sostenitori di implementare l’elenco con una serie dettagliata di proposte, tra priorità e iniziative da mettere in campo, partendo dall’ambiente fino all’urbanista e alla Zes, passando dall’edilizia scolastica, dai giovani, legalità, lavoro, ospedale, welfare, ogni lettera una tematica, seguendo un ordine rigoroso e una visione d’insieme per il futuro della città. Nel corso di un lungo intervento che ha catturato l’attenzione della sala gremita in ogni dove, interagendo con i presenti, la Russo ha esordito sottolineando come ogni progetto debba essere condiviso e fondato sulle basi solide dell’organizzazione e della chiarezza.

Mariarosaria Russo

L’ambiente e il decoro urbano sono stati tra i primi temi affrontati dalla candidata, che ha posto l’accento sull’importanza di vigilare sul buon funzionamento degli impianti potenzialmente nocivi presenti sul territorio e sulla promozione della raccolta differenziata. Ha inoltre rimarcato l’importanza di interloquire con le istituzioni regionali affinché il termovalorizzatore di contrada Cicerna venga ottimizzato attraverso interventi di manutenzione straordinaria mantenendo però una posizione contraria al raddoppio dell’impianto; di ripristinare il monitoraggio delle emissioni; di portare a termine il progetto di bonifica delle discariche di località Marrella e di effettuare un censimento dell’eternit presente in città. Spostandosi verso l’agricoltura, la preside Russo ha rimarcato la necessità di dare sostegno agli agricoltori locali e di promuovere i prodotti del territorio. In particolare, ha proposto la creazione di orti solidali di comunità su terreni comunali in stato di abbandono, come segno di legalità e condivisione. La riqualificazione degli spazi pubblici è stata un’altra priorità evidenziata nel programma della candidata. Russo ha parlato di progetti per la creazione di nuovi luoghi di incontro e di eventi culturali e sociali che coinvolgano attivamente la comunità, ripensando anche al design di alcune piazze centrali della città. Nel settore del commercio, la Russo ha proposto iniziative volte a supportare il commercio locale, come la creazione di un centro commerciale naturale in via Roma, che possa dare nuovo slancio alle attività commerciali della zona. Infine, la candidata ha parlato di trasparenza nell’amministrazione, della necessità di coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni comunali e della creazione di canali di partecipazione cittadina. Ha inoltre espresso la sua determinazione nel contrastare fenomeni di illegalità e corruzione, collaborando strettamente con le forze dell’ordine. Un programma, quello presentato da Mariarosaria Russo, che contiene al suo interno i rudimenti fondamentali per il futuro della città, spetterà agli elettori valutare se questa proposta rappresenti la direzione giusta per la comunità.

Porto di Gioia Tauro

La candidata Russo, insieme al gruppo di sostenitori della piattaforma politico-culturale “La Ginestra”, promossa anche dai movimenti “Insieme per Gioia” e “Gioia città vivibile”, si è soffermata parecchio sui problemi atavici che soffocano la città e sulle grandi tematiche giungendo in modo condiviso ad alcuni punti cardine. Tra questi, ragionare con le autorità preposte (Prefettura, Aterp, Regione, Città Metropolitana) per cercare di acquisire nel patrimonio comunale il complesso abitativo della Ciambra intercettando le necessarie risorse per realizzare al posto di quel ghetto il famoso parco fluviale del Petrace, e promuovere per i residenti del quartiere una soluzione abitativa diffusa. Intenzione della Russo è inoltre quella di dare continuità al programma di opere pubbliche già presentato dall’attuale amministrazione Alessio e portarlo a termine. Fondamentale per la candidata sarà inoltre instaurare un rapporto collaborativo e di dialogo costante con l’Autorità portuale e le aziende che gestiscono i terminal di transhipment e automotive. Infine, una corposa parte del programma sarà dedicata all’edilizia sociale, garantendo l’accesso abitativo a chi ne ha bisogno, con l’acquisizione e il riutilizzo di immobili abbandonati, all’implementazione di politiche inclusive per le persone con disabilità. Ma anche alla formazione professionale, ai servizi sanitari locali con il potenziamento del nosocomio cittadino, alla promozione di iniziative preventive per la salute, al potenziamento delle infrastrutture scolastiche, alla rimodulazione di vincoli paesaggistici obsoleti e paradossali, alla creazione di un’università in tecnologie del mare e della navigazione.
L’auspicio, ha concluso la Russo, è che i sogni e le speranze di tanti giovani possano trasformarsi in entusiastiche certezze.

A Mendicino IDM e Movimento NOI insieme per superare la grande crisi politica

Movimento civico NOI
Movimento civico NOI

Oggi si sono incontrate le delegazioni di IDM, con il sindaco Orlandino Greco, Santo Gagliardi e Francesco Intrieri, e la delegazione del Movimento NOI, con Fabio Gallo, Eleonora Cafiero ed Eugenio Toteda

Eugenio Toteda
Eugenio Toteda

Durante l’incontro si è parlato della necessità di dare alla politica la centralità che merita in quanto solo gente scortata da comprovata capacità culturale ed amore per il territorio, può dare speranza per il futuro di Mendicino, territorio che merita non di essere periferia ma un nuove centralità. In questo contesto, a seguito di una serie di dialoghi e confronti, si è strutturato un accordo elettorale che possa, insieme, individuare risorse umane da mettere a disposizione dei territori.

In tal senso, anche il programma elettorale accoglierà programmi economicamente sostenibili a beneficio dei cittadini di Mendicino che saranno sviluppati in sinergia tra i due Movimenti. Già nelle prossime amministrative, perché si offra ai cittadini un valido strumento politico in grado di superare la grande crisi politica che ha fagocitato la precedente amministrazione, si creerà una giusta sinergia a partire, sin da subito, da Mendicino e Montalto.

Infatti, per le amministrative di Mendicino, il Movimento NOI candiderà, nella lista del prof. Raffaele Vena, il dr. Eugenio Toteda affiancandosi, così, al percorso già tracciato da IDM continuando un percorso politico condiviso tra Vena e Toteda che dura da oltre 15 anni rimanendo sempre uniti da una visione condivisa sul territorio di Mendicino. Il dr. Toteda rappresenta una delle migliori professionalità del territorio ed il suo percorso di studi, nonché professionale, sono state messe a disposizione dell’ambizioso progetto capeggiato dal Prof. Raffaele Vena. Eugenio Toteda è il rappresentante di una storica famiglia mendicinese che ha sempre dato lustro alla bella cittadina delle serre cosentine.

Orlandino Greco e Fabio Gallo, intanto, nello stringersi la mano come si conviene tra persone perbene, auspicano un percorso comune anche per le europee nella convinzione che solo le migliori energie del territorio possono dare speranza alla nostra terra. Aggiungono che si impegneranno, attivamente ed incessantemente, per consentire a Mendicino di ripartire con slancio e rinnovata fiducia.  Augurano ad Eugenio Toteda di poter contribuire alla vittoria di Raffaele Vena perché solo con giovani preparati si può sperare in un ricambio generazionale ed ad una nuova classe dirigente, affiancato dalle giuste esperienze.

Chiude Onco Med nel Centro Storico di Cosenza. Movimento NOI: il Ministro Sangiuliano nomini Ispettori per i 90 Milioni del CIS Centro Storico.

Apprendiamo della chiusura della sede di Onco Med nel Centro Storico di Cosenza perché avrebbero subito attentati e aggressioni. Viene così a mancare un presidio medico fondamentale per tutti i bisognosi nella Città Storica, abbandonata dalla classe politica della Città di Cosenza.

Lo dichiara il Movimento civico NOI che continua – ci siamo battuti realizzando progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale dell’intera Città Storica, riuscendo ad ottenere l’attenzione del Ministro Dario Franceschini che, infatti, inserì, una volta giunto a Cosenza per la presentazione della piattaforma COSENZA CRISTIANA (https://cosenzacristiana.it/2017/11/presentato-il-progetto-cosenza-cristiana-al-ministro-dario-franceschini/), ben 90 milioni di euro destinati alla riqualificazione del Centro Storico. La nota di Onco Med, fa notare che “Non bastano i cantieri aperti. Lì c’è bisogno di una rivoluzione culturale forte e non serve imbiancare mura se una casa ha le fondamenta marce”.

Cosenza Cristiana - presentazione al Ministro Dario Franceschini
da sx – luana gallo-franco laratta-antonio viscomi-mimmo bevacqua-eleonora cafiero.vescovo francesco nole-dario franceschini.demetrio crucitti-fabio gallo

Infatti il Ministro Sangiuliano dovrebbe sapere che, una importante quota dei 90 milioni di euro sarebbe dovuta servire per riqualificare la parte sociale del Centro Storico dando la possibilità a molti di aprire attività all’interno della Città Storica. Cosa, non solo non avvenuta ma, come detta la nota di Onco Med, è stata un fallimento. A ciò si deve aggiungere che per ultimare i lavori del Ponte di Calatrava è stato sgomberato il famoso villaggio ROM che si riversò nel cuore del Centro Storico di Cosenza, senza nessun controllo e, tra l’altro, con grave violazione dei diritti all’infanzia poiché essi vivono in situazioni terrificanti.

E’ sufficiente dare uno sguardo, per chi ha il coraggio di andarci, nel quartiere Santa Lucia. Appare chiaro che la politica ha fallito e sta miseramente fallendo. Ma vi è di più. La nota di Onco Med afferma che “una volta un personaggio delle Istituzioni cittadine ci disse: ‘se io do a voi un premio, una sede, poi dovrò darla a tutte le associazioni’. Ecco per quale motivo tutte le associazioni, fondazioni e organizzazioni che potrebbero vivificare e salvare il Centro Storico, non trovano spazio”. Il Ministro Sangiuliano dovrebbe immediatamente nominare una Commissione d’Inchiesta per capire come è stata gestita la programmazione dei 90 milioni di euro e come si sta gestendo attualmente, per capire anche se i fondi rimangono a Cosenza per la sua riqualificazione o vanno fuori. Ci impegneremo perché ciò accada.

Il Movimento NOI si candida alla guida di Cerisano

Roberto Perri - Delegato del Movimento civico NOI Cerisano
Roberto Perri - Delegato del Movimento civico NOI Cerisano

I Popolari del Movimento civico NOI si candidano alla guida della Città di Cerisano alle prossime amministrative. Lo ha comunicato il Delegato Ing. Roberto Perri in seguito ad una serie di riunioni con i cittadini che stanno lavorando ad un programma sostenibile che pone al centro Trasparenza, Responsabilità e Partecipazione.

Roberto Perri - Delegato del Movimento civico NOI Cerisano
Roberto Perri – Delegato del Movimento civico NOI Cerisano

L’iniziativa – afferma Roberto Perri – delegato del Movimento sturziano, è espressione della volontà di un gruppo di cittadini di Cerisano che desiderano dare un contributo concreto al miglioramento della propria comunità. Il Movimento civico NOI al quale stanno accostandosi cittadini appartenenti alle varie sfere del vivere civile, sta lavorando sull’estensione di un programma sostenibile, frutto della collaborazione tra cittadini, dal quale emergono lineamenti molto chiari tra i quali: “partecipazione”, perché tutti cittadini hanno il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano la loro comunità; “trasparenza”, perché l’amministrazione comunale deve essere trasparente e responsabile nei confronti dei cittadini; “responsabilità”, perché i cittadini devono essere responsabili del proprio comportamento e delle proprie azioni.

Un gruppo di cittadini cerisanesi – dichiara Roberto Perri – ha iniziato dalla scorsa estate ad interrogarsi sul futuro della nostra cittadina e sulla possibilità di incidere sulla sua trasformazione e rinascita. Accomunati dall’interesse per il “bene comune” hanno dato avvio ad un percorso di cittadinanza partecipata che ha riscontrato l’entusiasmo di altri concittadini che si sono, via via, aggregati al gruppo costitutivo. La volontà di rendere nota la candidatura del Movimento civico NOI alle prossime elezioni amministrative di Cerisano ha l’intento di avvicinare altri cittadini e simpatizzanti e condividere le esperienze, le conoscenze e i sentimenti di ciascuno per costruire un’idea e un progetto di Comunità”. “Crediamo sia necessaria la creazione di un contenitore capace di accogliere competenze e potenzialità di tutti e trasformarle in una corale e vitale proposta politica – spiegano i componenti del Movimento NOI di Cerisano. Ci proponiamo come un laboratorio nel quale si coltiva il senso civico e la concreta proposta di una politica del fare.

Le prossime elezioni comunali sono senz’altro l’occasione privilegiata per dare vita a questo percorso. Siamo determinati nel creare una proposta politica in discontinuità con le passate amministrazioni – continuano i componenti del Movimento Civico NOI di Cerisano. Pensiamo sia tempo di dare spazio a un progetto capace di interpretare meglio il tessuto socio-economico cerisanese, con metodo e pragmatismo; di definire strategie che diano un’identità e un orizzonte di crescita alla nostra comunità; e ancora di attivare gli strumenti necessari a rendere effettiva la nostra missione. Ci proponiamo di accogliere tutte le sensibilità, valorizzandole nella diversità, convinti che un confronto puntuale e franco sui temi possa portare alla definizione delle soluzioni che i cittadini aspettano. Il prossimo passo sarà la condivisione di un manifesto politico che chiunque potrà sottoscrivere per contribuire alla crescita della comunità cerisanese.
Il Movimento Civico NOI di Cerisano che ha dimostrato di essere fortemente credibile nella sua azione a tutela dei cittadini, è un movimento aperto a tutti i cittadini che condividono i suoi principi e i suoi obiettivi. Il movimento invita tutti i cittadini a partecipare attivamente alle riunioni è possibile contattando il gruppo al seguente
indirizzo e-mail: infomovimentonoi@gmail.com o tramite WhatsApp : 3334677221.

Cerisano, il successo dell’azione del Movimento NOI ripone al centro le Contrade

Roberto-Perri-Movimento-NOI
Roberto-Perri-Movimento-NOI
Roberto-Perri-Movimento-NOI
Ing. Roberto Perri – Delegato del Movimento NOI “Cerisano”

E’ un dato di fatto che l’azione del Movimento civico NOI a Cerisano ha riposto al centro dell’attività amministrativa del Comune le Contrade, abbandonate da anni e causa di un continuato ed inascoltato lamento dei cittadini. Un dato che ha suscitato soddisfazione tra gli abitanti che apprezzano l’attivismo del Movimento NOI che a Cerisano è coordinato dall’Ing. Roberto Perri che, facendo seguito ad una riunione con i cittadini delle Contrade ha dichiarato:

“Leggiamo sulle pagine social del Comune di Cerisano una fervente attività circa l’attenzione verso le contrade. Le richieste del Movimento NOI di Cerisano hanno risvegliato l’Amministrazione Comunale di Cerisano, dopo 8 anni di abbandono delle contrade (periferie) che per il Movimento NOI, invece, rappresentano le nuove centralità del paese.

Ricordiamo all’Amministrazione Comunale che la progettualità e l’intercettazione dei finanziamenti è di pertinenza della stessa e non di chi al momento non amministra. Inoltre il coinvolgimento della comunità (cosa che NOI abbiamo fatto con incontri e coinvolgendo i residenti delle contrade) è essenziale per il successo di progetti nelle stesse contrade, coinvolgendo attivamente i residenti, comprendendo le preoccupazioni, ed i bisogni. Ciò, migliora la qualità del progetto e crea un senso di proprietà e responsabilità all’interno della comunità stessa. E’, e sarà il nostro compito ovunque saremo presenti”.

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Toteda (NOI): a Mendicino abbiamo perso la caserma dei Carabinieri. Fallimento epocale

Eugenio Toteda-Popolari Movimento NOI - Mendicino
Eugenio Toteda-Popolari Movimento NOI - Mendicino
Eugenio Toteda-Popolari Movimento NOI - Mendicino
Eugenio Toteda-Popolari Movimento NOI – Mendicino

Abbiamo perso la Caserma C.C. Per la Città di Mendicino è un fallimento epocale! Quale rappresentante dei Popolari del Movimento civico NOI desidero porgere un ringraziamento ai Carabinieri della Caserma di Mendicino che, nonostante gli anni di disinteresse dell’amministrazione comunale e tutti i disagi che ciò comporta, hanno svolto il loro compito in modo egregio. Da tempo si manifestava il rischio perdere il presidio territoriale dei Carabinieri a causa dell’evidente disinteresse della amministrazione uscente, che non è riuscita a programmare un intervento necessario, resosi indispensabile già da anni.

DALL’AMMINISTRAZIONE USCENTE LACUNE IMPORTANTI. PERDIAMO FINANZIAMENTI E LA CASERMA DEI CARABINIERI
Il tempo sta manifestando le grandi lacune dell’amministrazione uscente peggiorate dalla non condivisibile scelta dell’ex Sindaco di dimettersi, contraddicendo il senso dell’investitura ricevuta dai cittadini di Mendicino, che risiede nella loro fiducia. Oggi sono gli stessi cittadini a pagarne le conseguenze.

EUGENIO TOTEDA: GRAVE ERRORE ABBANDONARE IL RUOLO DI SINDACO. SIGN IFICA ABBANDONARE I CITTADINI
L’abbandono della fascia Tricolore, pesa anche sulla perdita di finanziamenti che mettono a rischio anche l’autonomia scolastica. Dimissioni che pesano molto anche sulla mancata attuazione dell’Unità Funzionale Territoriale (AFT) che anche i Comuni limitrofi hanno già attivato e che poteva già da mesi provvedere alla tutela della salute dei Cittadini di Mendicino.

LA SALUTE DEI CITTADINI DI MENDICINO NON DEVE ESSERE PARTITA TRA GIOCHI DI POTERE
NOI popolari insisteremo perché la salute dei cittadini di Mendicino non sia una partita tra giochi di potere ma una necessità a tutela del diritto alla salute e del bene comune. Prendiamo ciò che è stato fatto con rispetto, ma, senza dubbio e come tanti chiedono, serve un cambio di passo perché c’è tanto da migliorare apportando il contributo di competenze in un contesto di sviluppo e legalità.
In occasione delle amministrative di giugno 2024 la risposta dei cittadini dovrà essere forte e coraggiosa perché lo richiede il dato certo che proviene dalla perdita di opportunità per la salute, oggi anche della caserma dei Carabinieri e tutto quanto si sarebbe potuto realizzare con i tanti finanziamenti che solo una guida politica forte che non si dimette per problemi politici interni, avrebbe potuto intercettare per rinnovare anche la classe dirigente e dare lustro a Mendicino che presto dovrà essere forte della sua identità nel momento in cui Cosenza, Rende e Castrolibero saranno Città Unica”.

Lo ha dichiarato il dott. Eugenio Toteda responsabile dei Popolari del Movimento NOI Mendicino

Sanità a Mendicino, Eugenio Toteda del Movimento NOI: aprire subito l’Unità Funzionale Territoriale (AFT)

Giovanni Palladino ci lascia. Fabio Gallo: per NOI sturziani è stato guida e formatore: Ci lascia una grande eredità.

Giovanni Palladino Segretario Generale Movimento Sturziano “Servire l’Italia”

E’ scomparso oggi, 20 gennaio 2024, Giovanni Palladinotestimone della Politica Sturziana pura. Ci lascia una grande eredità spirituale che affonda le radici in una politica attenta alla Dottrina Sociale della Chiesa dalla visione laica e particolarmente vocata alla concretezza dell’agire verso il mondo del lavoro e di una economia umana e solidale. 

da Sx Fabio Gallo Portavoce Nazionale Movimento Sturziano “NOI” con Giovanni Palladino Segretario Generale Movimento Sturziano “Servire l’Italia”

Giovanni Palladino è l’Uomo che ha accompagnato al processo di Beatificazione Don Luigi Sturzo e oggi, gli iscritti, i delegati e il Presidente del Movimento Sturziano NOI, lo ricordano come Uomo della speranza e con un profondo senso di gratitudine come loro formatore, la cui fede è riuscita ad animare un nuovo modo di fare Politica partendo dal basso, dall’attenzione ai problemi degli ultimi, dei giovani, della famiglia, del mondo dell’imprenditoria, dell’economia libera.

Fondazione Don Luigi Sturzo Via delle Coppelle Roma – Giovanni Palladino, Eleonora Cafiero, Alessandro Corneli

“Ne raccogliamo anche con riverente e grande emozione – afferma il Presidente del Movimento Sturziano NOI Fabio Gallo – l’utilizzo del logo di “Servire l’Italia” che per anni ha orientato tutto il mondo dei Popolari Sturziani, comunicatoci dall’Architetto Giampiero Cardillo questa mattina che, nell’ultimo saluto a Giovanni Palladino, ha ricevuto dallo stesso gli appunti nei quali rappresentava l’orientamento delle sue ultime volontà per il grande popolo sturziano del nostro Paese.

Giovanni Palladino a Cosenza per la formazione politica del Movimento sturziano NOI - Chiesa San Francesco d'Assisi
Giovanni Palladino a Cosenza per la formazione politica del Movimento sturziano NOI – Chiesa San Francesco d’Assisi
Presentazione del Movimento stuziano NOI -Chiesa San F. d’Assisi di Cosenza. Con Giovanni Palladino i cofondatori Luana Gallo, Vincenzo Capocasale, Eleonora Cafiero. A sx Elena Capocasale

Un grande onore per tutti NOI – continua Fabio Gallo – ma anche un grande impegno e forte senso di responsabilità, affinché questa eredità possa ispirare futuri giovani e non solo ad un modo nuovo di fare politica e gestione della Cosa Pubblica, in un momento nel quale anche la politica internazionale non riesce a fermare le guerre, sempre foriere di enormi drammi e conseguenze che lasciano i segni per decenni.

Il Simbolo di “Servire l’Italia” nato per rappresentare l’alta formazione politica sturziana

Giovanni Palladino – conclude Fabio Gallo – è stato un Uomo di Pace e della ricerca continua di soluzioni perché la Politica potesse rinascere continuamente da una profonda spiritualità cristiana. Condivideremo l’utilizzo del logo e della bandiera di Servire l’Italia con tutti coloro i quali vorranno impegnarsi nell’alveo del percorso sturziano e di Giovanni Palladino, in quella che anche Papa Francesco ha auspicato con la “P” maiuscola, richiamando tutti i cattolici a farlo. Sarà mia cura riflettere su una possibile unificazione di “Alleanza Civica – NOI Popolari” sotto l’insegna di Servire l’Italia-Liberi e Forti. Un’alleanza nata dalla riproposta di die grandi pensatori cattolici come Giuseppe Toniolo e Luigi Sturzo attuali più che mai e più che mai vicini ai giovani, alla famiglia, ai lavoratori, agli ammalati”.

Giovanni Palladino (1941) per 40 anni ha operato nel mondo bancario, finanziario ed industriale. Dal 1995 al 2021 è stato Presidente del Centro Internazionale di Studi Sturziani (CISS) e promotore della Causa di Beatificazione di Don Luigi Sturzo. Dal 2017 è Segretario Generale di Servire l’Italia – Movimento Sturziano, un’Associazione Culturale impegnata nella formazione alla buona Politica. Dal 2020 fa parte del CDA della Fondazione Erede di Maria Valtorta.

Fondazione Don Luigi Sturzo di Via delle Coppelle a Roma. Al centro Giovanni Palladino. Alla sua sinistra Fabio Gallo Alessandro Corneli. Alla sua destra Giampiero Cardillo, Marzo Zabotti
Fondazione Don Luigi Sturzo di Via delle Coppelle a Roma. Al centro Giovanni Palladino. Alla sua sinistra Fabio Gallo Alessandro Corneli. Alla sua destra Giampiero Cardillo, Marzo Zabotti
Da Sx Umile Trausi-Fabio Gallo-Giovanni Palladino
Da Sx Umile Trausi-Fabio Gallo-Giovanni Palladino
Istituto Luigi Sturzo di Via delle Coppelle-Roma – Nella foto da sx Marco Zabotti, Giampiero Cardillo. Al centro Giovanni Palladino con Eleonora Cafiero e Alessandro Corneli

I Popolari del Movimento NOI sostengono le istanze del Comitato Centenario Ferrovia Silana. Occhiuto fermi la Staine.

Il Treno della Sila
Il Treno della Sila
Il Treno della Sila

I Popolari del Movimento NOI condividono, facendosene carico, le istanze del Comitato Centenario Ferrovia Silana per il recupero della linea Pedace – San Giovanni in Fiore che rappresenta uno dei veri pochi fiori all’occhiello della Calabria sia quale servizio agli abitanti della fascia silana, che per il turismo ambientale e paesaggistico al quale non è possibile rinunciare anche in virtù del fatto che questa linea ferrata è interprete dei dettami dell’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale. Ma vediamo di riassumere in maniera dettagliata il percorso istituzionale sino ad oggi adottato grazie ad una dettagliata ricostruzione fornitaci dal Comitato.

Il Comitato spontaneo Centenario Ferrovia Silana si è costituito il giorno 11 ottobre 2022, ricorrenza del centenario della apertura della tratta Pedace – San Pietro in Guarano della linea Pedace – Camigliatello – San Giovanni in Fiore delle Ferrovie della Calabria. Il Comitato ha per obiettivo la conservazione e la valorizzazione della linea ferroviaria, sia attraverso la riapertura al traffico passeggeri ordinario, anche parziale, della stessa, sia mediante la effettuazione di treni turistici, sia mediante l’utilizzazione delle stazioni e degli altri fabbricati per scopi turistici (servizi di ristorazione, ospitalità, a servizio anche di ciclovie e sentieri pedonali), sia altri interventi a carattere sociale 6 (insediamento di associazioni e servizi per il territorio).

IL COMITATO CENTENARIO FERROVIA SILANA PER IL RECUPERO DELLA LINEA PEDACE – SAN GIOVANNI IN FIORE

La linea è stata attivata per tratte: a partire dalla Cosenza – Pedace nel 1916, dalla Pedace – San Pietro in Guarano nel 1922, dalla San Pietro in Guarano – Camigliatello Silano nel 1931, fino alla tratta Camigliatello –San Giovanni in Fiore nel 1956. Dal 1997 la tratta Camigliatello – San Giovanni in Fiore, e dal 2008 la tratta Spezzano – Camigliatello sono state utilizzate solo per fini turistici; nel 2010 è stata sospesa anche la tratta Pedace – Spezzano. Attualmente sulla linea vengono effettuati solo treni turistici, limitati alla tratta Camigliatello Silano – San Nicola Silvana Mansio.

La linea costituisce un importante esempio di ingegneria ferroviaria del secolo scorso, e presenta soluzioni tecniche di avanguardia all’epoca della costruzione. La linea attraversa un territorio di assoluta bellezza, che presenta grandi potenzialità di sviluppo turistico. Tali potenzialità, tuttavia, vengono fruite da una utenza prevalentemente locale, in mancanza di un sistema dei trasporti efficiente, in grado di integrare la Sila nei grandi circuiti turistici nazionali ed internazionali.

Il Treno della Sila
Il Treno della Sila

Al fine di promuovere il recupero della linea, il Comitato ha svolto una intensa opera di sensibilizzazione nei comuni attraversati dalla ferrovia stessa, organizzando numerosi eventi, insieme all’Associazione per gli studi storici sulle Calabro Lucane.

Il 10 marzo 2023 si è svolto un incontro a San Pietro in Guarano, nel teatro Don Bosco, a cui hanno partecipato l’assessore regionale ai trasporti ed i sindaci dei comuni interessati alla tratta ferroviaria (Cosenza, Casali del Manco, Celico, Rovito, Lappano e San Pietro in Guarano).

Il 17 marzo 2023 si è svolto un incontro a Lorica con il Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila.

Il 15 aprile 2023, a Casali del Manco, nella chiesa parrocchiale della località di Pedace, si è svolto il convegno: “Il ruolo della ferrovia Cosenza – San Giovanni in Fiore tra mobilità, storia e natura”. Allo stesso hanno partecipato: il prof. Stefano Maggi (docente di storia dei trasporti presso l’università di Siena), l’ing. Vito Pascale (dirigente Ferrovie del Gargano), il dott. Francesco Saverio Curcio (presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila), l’ing. Ernesto Ferraro (amministratore unico di Ferrovie della Calabria), l’avv. Emma Staine (assessore regionale ai trasporti).

Il 14 maggio 2923 a Lappano, nella palestra comunale, si è tenuto il convegno: Il treno della Speranza.

L’INCONTRO DEL COMITATO CON L’ASSESSORE REGIONALE ALLE POLITICHE SOCIALI E TRASPORTI
Il 6 dicembre 2023, infine, il Comitato ha incontrato, nella Cittadella regionale, l’Assessore regionale alle Politiche Sociali e ai Trasporti, avv. Emma Staine. All’incontro erano presenti alcuni sindaci (o loro delegati) dei comuni interessati e dirigenti dell’Assessorato.

IL COMITATO: RIAPRIRE AL TRAFFICO VIAGGIATORI
Il Comitato ha presentato la propria proposta di riaprire al traffico viaggiatori, mediante opportuni interventi di upgrading, almeno la tratta da Pedace a Spezzano Sila. La richiesta è stata motivata con l’ingente traffico di scambio, attualmente quasi completamente su autovettura, tra questa area della Presila e la città di Cosenza; è stato riferito che conteggi effettuati a cura del Comitato, tra le 7 e le 10 del mattino, in località Scalzati di Casali del Manco, hanno registrato ben 4.000 passaggi di autovetture in direzione di Cosenza. È stato chiesto anche il ripristino dei treni turistici da Cosenza a San Giovanni in Fiore, a valle dei necessari interventi di manutenzione dell’armamento.

L’ASSESSORE STAINE VUOLE TRASFORMARE LA TRATTA IN PISTA CICLABILE
L’Assessore ha tuttavia replicato che i costi necessari per la riapertura e l’esercizio anche della sola tratta Pedace – Spezzano della Sila sono molto elevati, e non sostenibili per la Regione. Ha anche ribadito la volontà di trasformare la linea in pista ciclabile. Il Comitato ha preso atto del problema dei costi, sollevato dall’Assessore, pur sottolineando che la linea meriterebbe comunque di essere valorizzata, e proponendo la redazione di uno studio di fattibilità complessivo sulle possibili alternative di intervento.

IL RECUPERO DELLA TRATTA COSENZA-SAN GIOVANNI IN FIORE E’ IL LINEA CON LE DIRETTIVE EUROPEE
A valle della riunione, il Comitato ha avviato una serie di riflessioni circa il destino della linea Cosenza – San Giovanni in Fiore. Il recupero della linea è in linea con le indicazioni della Unione Europea, che spinge per la realizzazione di sistemi di trasporto collettivo su ferro, per la loro maggiore compatibilità ambientale.

È in linea con le indicazioni del Piano Regionale dei Trasporti della Calabria, approvato dal Consiglio nel 2017; il Piano, nell’Obiettivo 3: Servizi di mobilità passeggeri a scala regionale, Azione 3: Misure per la programmazione, l’efficienza, l’efficacia e l’aumento della competitività dei servizi regionali delle varie tipologie, paragrafo 3.2, Sistema di trasporto ferroviario, definisce la topologia e gli interventi per il sistema portante, basato sull’infrastruttura del grande 8 costituito dalle litoranee tirrenica ed adriatica, dalla Cosenza – Sibari e dalla Catanzaro – Lamezia, sul quale devono essere eliminati tutti i punti di criticità (rallentamenti dovuti alla geometria, mancanza di possibilità di incrocio, mancanza di sottopassi pedonali e sottovia, inadeguata capacità delle stazioni, insicurezza dei tracciati, impossibilità di realizzare instradamenti diretti ecc.). Al sistema portante si aggiungono le altre linee della rete nazionale e le linee della rete regionale a scartamento ridotto, per le quali il Piano prevede di avviare una analisi sistematica del ruolo di tutti i tracciati ferroviari sottoutilizzati o dismessi, verificando, in relazione agli obiettivi di sostenibilità, specifiche azioni di recupero con mantenimento, potenziamento e rilancio, trasformazione, ciò anche rispetto alle collocazioni territoriali ed all’organizzazione in sistemi omogenei di trasporto al servizio di territori omogenei, come ad esempio la Piana di Gioia Tauro. A tale scopo il Piano indica che dovranno essere particolarmente studiate e messe in pratica azioni di riqualificazione che conducano alla valorizzazione di sistemi di mobilità a basso impatto ambientale e funzionali al turismo e che portino alla valorizzazione dei sistemi economici e culturali locali.

Gli interventi in atto per il potenziamento della linea Cosenza – Catanzaro di Ferrovie della Calabria richiedono infine di riconsiderare il ruolo anche della linea Cosenza – San Giovanni in Fiore. Nel quadro degli interventi programmati per la realizzazione della nuova linea ad alta velocità Battipaglia – Reggio Calabria dovrà essere rivalutato e ridisegnato il trasporto su ferro nell’area cosentina.

LE FONDATE PERPLESSITA’ DEL COMITATO
Il Comitato manifesta inoltre perplessità sulla possibilità di trasformare l’intero tracciato in pista ciclabile, a causa dell’andamento altimetrico e delle caratteristiche strutturali della linea stessa.

A tal proposito, il Comitato rileva che il DM 557 del 1999, “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”, prevede che, i fini di un’ampia fruibilità delle piste da parte della relativa utenza, la pendenza longitudinale media delle piste medesime, valutata su basi chilometriche, non debba superare il 2%, salvo deroghe documentate da parte del progettista e purché sia in ogni caso garantita la piena fruibilità da parte dell’utenza prevista. In verità il Decreto prevede anche che nel caso di realizzazione di piste ciclabili in sede propria, indipendenti dalle sedi viarie destinate ad altri tipi di utenza stradale, la pendenza longitudinale delle singole livellette non possa generalmente superare il 5%, fatta eccezione per le rampe degli attraversamenti ciclabili a livelli sfalsati, per i quali può adottarsi una pendenza massima fino al 10%. Si tratta tuttavia di elementi puntuali, in quanto il valore limite su base chilometrica è rappresentato dal 2%.

La linea, nella tratta da Pedace a Spezzano ella Sila, supera in 10,46 km un dislivello di 301 metri, e presenta quindi una pendenza media del 2,88%; la pendenza media tra le stazioni successive della tratta assume valori tra il 3,20 ed il 2,47% da Pedace a Spezzano Piccolo, ed è inferiore (1,43%) da Spezzano Piccolo a Spezzano Sila. La linea ha quindi andamento pianeggiante fino a San Pietro in Guarano. Da San Pietro in Guarano a Fondente la linea supera in 11,903 km un dislivello di 636 m, con una pendenza media del 5,34%, ed una lunga livelletta con pendenza del 6%, al limite dell’aderenza per la trazione ferroviaria. Questo valore è estremamente elevato per una pista ciclabile (3 volte il valore ammesso dal DM 557 del 1999 su base chilometrica); la pendenza del 6% è quindi chiaramente incompatibile per piste ciclabili destinate non a ciclisti professionisti, ma a ciclisti amatoriali, che comprendono anche famiglie con bambini e persone non giovanissime. A titolo di esempio, si ricorda che la salita del Bondone, presso Trento, che è una delle tratte più dure del Giro d’Italia, supera in 21,4 km un dislivello di circa 1.435 m, con una pendenza media del 6,7%, e punte fino al 15%. Inoltre sulla tratta Fondente – Moccone è presente la lunga galleria del Fondente (2.185 metri). Dopo Fondente, la linea scende a Camigliatello con una pendenza media dell’1,15%; nella tratta silana, da Camigliatello a San Giovanni in Fiore, la linea andamento quasi pianeggiante, senza opere di particolare rilievo, tranne una breve galleria in prossimità di Monteoliveto e un’altra in prossimità di San Giovanni in Fiore.

DA SCONGIURARE SOLUZIONI SEMPLICISTICHE
Per tutti questi motivi non sono possibili soluzioni semplicistiche. La futura utilizzazione della linea Cosenza – San Giovanni in Fiore dovrà essere valutata all’interno di uno specifico studio di fattibilità, che dovrà valutare approfonditamente le diverse opzioni progettuali, che possono essere così riassunte:

  • riapertura, in tutto o in parte, al trasporto pubblico locale;
  • effettuazione di treni turistici sull’intero tracciato o parte di esso;
  • trasformazione della linea, tutta o in parte, in pista ciclabile, con le limitazioni indicate in precedenza.

Il Comitato ritiene che una soluzione ragionevole possa essere la riapertura al trasporto pubblico locale della tratta Pedace – Spezzano della Sila, ed il mantenimento del servizio turistico almeno fino a San Nicola Silvana Mansio; questo richiederà comunque opportuni interventi per la riqualificazione dell’armamento, del sistema di controllo del traffico e delle stazioni. Per la tratta silana, dove il traffico locale può essere più velocemente servito dalla SS 107 Paola – Cosenza – Crotone, si potrà valutare la trasformazione parziale o totale in pista ciclabile; date le caratteristiche del tracciato della linea esistente, la nuova pista potrebbe essere realizzata anche in affiancamento alla linea ferroviaria, che potrebbe continuare a svolgere il suo ruolo di ferrovia turistica. Si avrebbe in questo modo una interessante integrazione di funzioni.

In ogni caso, lo studio di fattibilità dovrebbe evidenziare le possibilità di integrazione tra le diverse funzioni a cui la linea potrà essere destinata, ridefinire il ruolo e gli interventi per la riqualificazione delle stazioni, progettare l’integrazione tra il sistema dei trasporti ed il territorio, nella logica di valorizzare i settori di eccellenza presenti. Lo studio dovrà in particolare definire l’assetto complessivo del sistema dei trasporti (trasporto su ferro, trasporto pubblico locale su gomma, trasporto motorizzato individuale, mobilità non motorizzata) e la integrazione tra il trasporto locale nell’area silana con il trasporto a scala regionale e nazionale, con grande attenzione alla nuova linea ad alta velocità; senza questa integrazione non potrà parlarsi di sviluppo turistico.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA ROBERTO OCCHIUTO HA SMENTITO L’ASSESSORE EMMA STAINE
La vicenda della ferrovia Cosenza – Camigliatello – San Giovanni in Fiore ricorda molto da vicino la vicenda delle Ferrovie Taurensi, che in passato hanno svolto un ruolo molto rilevante per il trasporto nella piana di Gioia Tauro, ed attualmente sono sospese all’esercizio. Anche in questo caso era stata prospettata dall’Assessore regionale alle Politiche Sociali e ai Trasporti, avv. Emma Staine, la trasformazione in pista ciclabile. Tuttavia il 20 dicembre 2023 il governatore Roberto Occhiuto, intervenendo alla trasmissione Articolo 21 del giornalista Lino Polimeni, ha smentito l’assessore, affermando che per quanto riguarda la trasformazione delle Linee Taurensi in pista ciclabile la decisione deve essere rivista; e questo pur ribadendo che le ciclovie ed anche i percorsi di montagna stanno funzionando dappertutto.

Alla luce di quanto esposto, il Comitato ritiene che possano essere create concrete prospettive per la riapertura al traffico ferroviario della linea Cosenza – San Giovanni in Fiore, pur con tutte le limitazioni esposte in precedenza. Il Comitato intende pertanto attivare nei prossimi mesi una intensa azione di sensibilizzazione delle popolazioni, delle autorità politiche, delle parti sociali e degli altri portatori di interesse, come ad esempio le Associazioni ambientaliste e la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, nella convinzione che la partecipazione alle scelte di tutti i soggetti interessati possa condurre alla individuazione della soluzione ottimale.

Il Comitato Centenario Ferrovia Silana

Bene la prima uscita dei Popolari del Movimento NOI a Mendicino con Eugenio Toteda

Eugenio Toteda - Referente dei Popolari del Movimento NOI di Mendicino
Eugenio Toteda - Referente dei Popolari del Movimento NOI di Mendicino
Eugenio Toteda – Delegato del Movimento civico NOI di Mendicino

Parte bene la prima uscita ufficiale di Eugenio Toteda che guarda alle prossime amministrative previste nel giugno 2024 a Mendicino. Toteda si presenta ai suoi concittadini con un ottimo biglietto da visita che si sta facendo apprezzare nel tempo per le politiche basate su trasparenza, legalità, diritti e doveri: il Movimento NOI, popolari sturziani molto attivi e competenti.

Nella gremita sala del Tody Bar di Mendicino Eugenio Toteda non si è presentato da solo ma supportato dal Portavoce nazionale del Movimento popolare sturziano NOI Fabio Gallo ed Eleonora Cafiero, già candidata Sindaco di Rende nelle scorse amministrative. Nessuno si è fatto intimorire dal maltempo, anzi, la conferenza ha registrato anche la partecipazione delle forze politiche dei partiti che rappresentano il territorio.

Da Dx: Eleonora Cafiero, Eugenio Toteda, Fabio Gallo

La concretezza delle proposte che darebbero a Mendicino forte centralità anche sulla futura Città Unica che coinvolgerà Cosenza-Rende e Castrolibero, ha suscitato molto interesse tra i presenti. Tra esse la realizzazione della “Cittadella dell’Halzheimer” sul modello del “Paese ritrovato” di Hogewey in Olanda dal quale hanno preso vita le riuscite strutture di Monza e di Roma con un investimento, quest’ultima, di 16 milioni di Euro. Proposta credibile, se si considera che proprio il Movimento NOI nel 2017 ha creato le condizioni perché giungessero a Cosenza i 90 milioni di Euro destinati alla riqualificazione urbana del Centro Storico. Il Movimento civico NOI, ricordiamo, è fortemente ambientalista. Sempre nel campo del rispetto del diritto alla cura Eugenio Toteda ha sottolineato l’esigenza dell’immediata apertura dell’Unità Funzionale Territoriale per la gestione in Mendicino dei codici bianchi che oggi si riversano nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza.

Fabio Gallo si è detto molto soddisfatto della candidatura al Consiglio comunale di Mendicino di un professionista giovane e competente come Eugenio Toteda che, certamente, rappresenta un valore aggiunto per la futura amministrazione. Il Portavoce ha ricordato il principio di sussidiarietà molte volte tradito dalla politica con la conseguenza della perdita di cospicui fondi che tornano puntualmente indietro per mancanza di programmazione e sinergia tra politica e cittadini, citando dati ISTAT e Caritas e sottolineando l’urgenza di provvedere a causa del prendere forma di nuove sacche di povertà estremamente preoccupanti.

Eleonora Cafiero ha ricordato i motivi per i quali da semplici cittadini impegnati nelle varie missioni del vivere civile, si è entrati anche in politica, citando la giornata della Famiglia nel corso della quale Papa Francesco ha chiesto a tutti i cattolici di entrare attivamente in politica ma, in quella con la “P” maiuscola e cioè una politica in grado di non perdere mai di vista il bene collettivo promuovendo diritti e doveri, ed una economia in grado di sviluppare una società libera da schiavitù.

Movimento civico NOI
Movimento civico NOI

Eugenio Toteda ha ringraziato tutti i presenti e si è detto fermamente convinto che in prospettiva della città unica, il ruolo della città di Mendicino ricoprirà un importante e significativo valore evidenziando che Mendicino dovrà reggersi sulle proprie gambe strutturando e valorizzando competenze e grazie ad esse programmare e progettare per lo sviluppo del territorio. Eugenio Toteda, non ultimo, ha ringraziato i rappresentanti istituzionali dei diversi partiti locali, lanciando loro un messaggio pienamente condiviso : “l’unico intento che accomuna tutti è il bene del territorio”. Quale sarà il posizionamento del delegato dei Popolari sembrerebbe scontato ma è troppo presto per fare pronostici.

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